Kung fu
che cosa vuol dire la parola Kung fu?
確切的口號是“功夫“,香港電影製片人用它來表示武俠電影,這些電影在七十年代是歷史上最偉大的發言人:我們正在與華裔美國演員交談 李小龍
(中文名:李小龍)
感謝李小龍,感謝他的電影,西方的場景仍然被功夫所吸引,並記得當時只有空手道等日本武術才知道並傳播到國外。牛津英語詞典用“功夫“作為一種類似空手道的特殊武術。這表明這個術語是如何被英語濫用的,以及不正確的單詞功夫的起源如何歸因於誤解或通過字幕或配音電影的翻譯錯誤。在其原始含義中,功夫可以指通過努力和實踐所獲得的任何技能,而不一定是武術。
In cinese gōng fū ( 功夫) è composto da due caratteri combinando:
- gōng 功 può voler significare abilità, merito, lavoro o realizzazione;
- fū 夫 può voler dire marito.
Letteralmente “sposarsi con un’abilità” ottenuta con una pratica meticolosa. Nella cultura cinese fa riferimento al processo della propria formazione come il rafforzamento del corpo e della mente e l’apprendimento ed il perfezionamento di determinate competenze. Non a caso nel linguaggio comune si può utilizzare la parola gongfu per dire ad una persona che il suo modo di cucinare è buono oppure che la sua calligrafia è ottima (esempio: …il tuo gongfu nel cucinare è buono….), affermando che quella persona possiede un certa abilità in quell’ambito, avendo lavorato duramente per ottenerla. Tuttavia la frase gōng fū wǔshù (功夫武术) esiste in cinese e viene tradotta come competenza nelle arti marziali.
Wu Shu
Wushu è il termine cinese che indica tutti gli stili e metodi di arti marziali nate in Cina.
Wǔshù
(武术) è composto da due caratteri:
- Wǔ (武) che significa marziale/militare è formato da due radicali:
(止zhi) : bloccare, fermare (戈 ge) : antica arma cinese, simile ad una lancia-alabarda
- Shù (术) significa arte o metodo.
La mia interpretazione personale sulla parola wushu è “l’arte di bloccare l’alabarda” o ancora meglio “il metodo per fermare l’attacco del nemico”. Ma l’arte marziale non si basa solo sulla difesa e sull’attacco ma a tutto quello che ne deriva come per esempio la strategia, la finta, il contrattacco, quindi per non incorrere in false interpretazione wushu significa semplicemente arte marziale o arte militare. La caratteristica principale prevede lo studio di tecniche pugilistiche, cioè tecniche a mani nude (quán fǎ 拳法 o quán shù拳术) e lo studio delle armi.
Le tecniche utilizzate nel combattimento a mani nude sono principalmente suddivise in “quattro tecniche offensive” (sìjī 四击): calciare (tī踢), colpire con la mano o con il braccio (dǎ 打), proiettare (shuāi 摔) ed eseguire una tecnica di leva o chiave articolare (ná拿).
Oltre alle quattro tecniche principali ne esistono tante altre come: colpire con la testa (tóu jī头击), con le ginocchia (xī zhuàng膝撞), con le spalle, con il petto o la schiena (kào fǎ靠法), con la punta delle dita (zhǐ chuān 指穿), graffiando come l’artiglio di un animale (zhuā fǎ抓法) e così via
功夫的歷史
Le origini:
quando si parla della nascita dell’arte marziale si formulano mille ipotesi storiche sul periodo o sulle ragioni di una sua creazione.
La domanda è che cosa è il Kung Fu?
Se lo paragoniamo ad un metodo o tecnica per la difesa e l’attacco credo sia molto semplice dare una connotazione storica. Proviamo a pensare ai nostri antenati, agli uomini primitivi e alla loro quotidianità. L’uomo fin dai tempi più antichi ha sempre cercato di migliorare la propria esistenza e di favorire lo sviluppo della vita. Nella preistoria aveva quindi le primarie necessità di difendersi e cacciare. Ad esempio, doveva difendersi da animali e bestie selvatiche o addirittura da altri suoi simili. Questo ha portato l’uomo a sviluppare un metodo di difesa/attacco: come per esempio brandire il primo bastone per mantenere la distanza dai suoi nemici, sviluppare vari tipi di armi e perfezionare tecniche fisiche per la caccia (l’uomo cinese delle Caverne cacciava: cervi, gazzelle, cinghiali, tassi, lepri, volpi, lupi, carpe che potevano superare le dimensioni di un metro).
Penso che il concetto di “Kung Fu” e quindi “abilità particolare” e “wushu” –arte marziale- sia stato e che tuttora sia nel nostro patrimonio genetico: è quindi sempre esistito un principio di Kung fu nel nostro essere profondo, come da sempre esiste l’istinto in tutti gli animali, indispensabile per poter cacciare e nutrirsi ma soprattutto per difendersi dalle insidie della legge naturale.
Dopo l’era preistorica possiamo immaginare lo sviluppo di un arte marziale come lo scopo di una fazione o tribù per conquistarne un altra, quindi l’essere umano sviluppa nuovi metodi e abilità offensive e difensive, nuove armi e nuove tecniche per la conquista militare.
Cenni Storici: MITI E LEGGENDE
Le arti marziali cinesi rimasero essenzialmente composte da una serie di danze di guerra e da esercizi fisici di preparazione militare fino al periodo denominato "primavere ed autunni" (770 -476 a.C.) dove nacquero e si svilupparono le grandi correnti filosofiche cinesi come il Taoismo ed il Confucianesimo. In questo periodo le tecniche marziali iniziarono a fondersi con la filosofia e la religione fino a diventare un argomento di studio persino nei monasteri
Il periodo “primavere ed autunni” e degli “Stati combattenti”
In questo periodo appare il ferro, aumenta l’utilizzo della cavalleria, si riducono o aumentano le lunghezze delle armi rispetto al suo utilizzo strategico. Nascono quindi le prime “palestre” di allenamento marziale dove venivano trattati temi e competenze sull’attacco offensivo, difensivo, come bisognava attaccare di contropiede o servirsi di una particolare finta per colpire. Ampiamente diffusa in questo periodo era anche la spada (jian 剑), che negli stati meridionali incarnava spesso significati magico-sacrali ed era oggetto di profonda ricerca estetica e tecnologica. Con l’invenzione dell’acciaio forgiato e temprato la spada diventa il simbolo dell’arma nobile in cui solo importanti signori feudali, generali ed imperatori avevano il privilegio di brandire.
Nascono le famose “cento scuole”, le scuole di pensiero come quella di Confucio, Laozi, Mozi, i legisti ecc le quali erano spesso in conflitto tra loro per aggiudicarsi la vera “saggezza”. Sono di certo loro che amplificano il ruolo di Maestro che tramanda il proprio insegnamento e la propria dottrina
Han
(206 a.C. al 220 d.C.): In questo lungo periodo di sovranità degli Han lo sviluppo della arti marziali fiorisce il modo esponenziale. Nascono centinaia di varietà di stili e tecniche. L’esercito viene addestrato marzialmente e vengono annotati e registrate dagli organi imperiali tecniche offensive e difensive, registrate le vittorie e discusse le sconfitte. Esistevano delle codifiche di allenamento come “la danza delle spade” o “la danza delle ascie”
南北朝時期
(公元220年 - 公元589年):在這一歷史內涵中,戰爭頻繁發生,但我們發現對不朽的研究具有重要意義。這個故事還談到梁,穆堅的最後一位王子,他在他的短暫授權中想要取代所有的武術,結果是新的武術被認為是停滯不前的。
Sui, Tang ed il periodo delle Cinque dinastie (580 d.C.- 960 d.C.): con il fiorente sviluppo socio-economico le arti marziali diventano popolari, soprattutto durante la dinastia Tang, i quali promuovono dei veri e propri esami tecnici per il riconoscimento ed il titolo. È con i Tang che nasce la famosa leggenda del monaco Bodhidarma (in cinese Damo 达摩), fondatore della dottrina del Chan (Zen in giapponese) e fondatore dello Shaolin Quan.
Attraverso il suo insegnemento l’etica dell’arte marziale sembra cambiare direzione, diventa un metodo di studio per comprendere il Chan.